Ci sono dei momenti nella nostra vita in cui sentiamo il desiderio di apportare dei cambiamenti per renderla più gratificante e significativa.
E’ quando, ad esempio, ti senti sommersa dalle incombenze familiari e dal lavoro tanto da non riuscire più ad affrontare la vita con serenità e leggerezza. Oppure quando ti senti confuso e pieno di dubbi di fronte ad una scelta importante che vorresti operare in piena consapevolezza, ma anche quando senti che il lavoro che stai svolgendo non ti consente di esprimere al meglio le tue capacità o che potresti viverle pienamente facendo un lavoro completamente diverso.
Anche sul fronte relazionale potresti desiderare di superare quelle paure che non ti consentono di essere te stesso quando sei con gli altri perchè temi di essere giudicato continuamente o di fare una brutta figura.
Altre volte è il bisogno di fermarti per fare il punto sulla tua esistenza perchè senti che stai vivendo la vita di qualcun altro e non la tua. Oppure perché è successo qualcosa che ti ha ferito e senti il bisogno di trovare conforto e, magari, un senso in quello che è successo.
In questi casi il coaching o il counseling possono aiutarti ad esplorare quello che ti accade e a trovare la motivazione per realizzare i cambiamenti necessari per ritrovare il benessere. Essi, in particolare, rappresentano delle metodiche di crescita personale caratterizzate da specificità e da elementi in comune.
Il coaching
Nelle sue tante definizioni può essere considerato un metodo di crescita personale che, attraverso la costruzione di una partnership col cliente, consente a quest’ultimo di avviare un processo creativo costituto da riflessioni, creazioni di nuovi punti di vista, riformulazione di convinzioni, identificazione e valorizzazione delle proprie risorse personali, ecc. al fine di massimizzare il proprio potenziale personale e professionale.
Il coaching trae le sue origini da diversi ambiti:
- dalla filosofia (la capacità del singolo di trovare da solo le proprie soluzioni secondo la maieutica socratica)
- dalla psicologia umanistica (che pone l’individuo e le sua capacità al centro della relazione di partnership col coach)
- ma anche e soprattutto dallo sport (dove si cerca di migliorare costantemente le performance).
Col passare del tempo e negli ultimi vent’anni il coaching è stato applicato a diversi contesti: da quello personale (life coaching) a quello aziendale (business, corporate coaching). E’ stato interpretato e personalizzato col contributo di coach e studiosi che ne hanno ampliato la portata e gli ambiti di applicazione.
La relazione che si instaura tra il coach e il Cliente è una relazione collaborativa e paritaria, mai di potere. Il coach è un alleato del Cliente, lo affianca nel chiarire e delineare gli obiettivi che questo si prefigge, ne individua le potenzialità. Lo guida nella loro valorizzazione, lo supporta nell’elaborazione ed implementazione del piano d’azione, è di aiuto, infine, nel valutare i risultati conseguiti o mancati.
Il coaching non rientra tra gli interventi di tipo psicoanalitico o psicoterapico: in quanto metodo di sviluppo si concentra essenzialmente sulle potenzialità del Cliente, sulla capacità di assumersi la responsabilità delle proprie scelte e sull’opportunità di costruire una visione di sé nel futuro. Il tutto attraverso la definizione di obiettivi da raggiungere, azioni da mettere in campo e risultati da valutare.
Non si guarda al passato, ai disagi psico-emotivi che si cerca di superare attraverso la ristrutturazione della personalità, ma si lavora per un futuro migliore che si desidera e che si prova a realizzare con le proprie risorse interiori. L’idea è che ci si metta alla prova senza la paura di sbagliare perchè l’errore è solo la conferma del fatto che si sta facendo qualcosa di nuovo da cui trarre insegnamento.
Il counseling
E’ un processo relazionale finalizzato ad aiutare il cliente nel cercare soluzioni efficaci nei confronti delle normali difficoltà che ogni individuo si trova ad affrontare durante le diverse fasi del ciclo di vita. Esso è volto a promuovere la decisionalità del cliente, la gestione delle crisi, la mobilizzazione di risorse interiori e a fornire sostegno emotivo nel processo di autoconsapevolezza del cliente.
Lo sviluppo della consapevolezza dei tuoi schemi di pensiero e dei vissuti emotivi costituisce un aspetto centrale nel processo di counseling, insieme alla necessità e all’opportunità di realizzare questa consapevolezza nel qui ed ora. Il counseling, infatti, si concentra prevalentemente sul presente per poi, in una fase conclusiva, rivolgersi al futuro per dare avvio alle azioni necessarie per realizzare il cambiamento desiderato. In questa fase potrebbe essere molto utile ricorrere anche al coaching per facilitare l’attivazione e il mettersi in gioco.
Molto spesso il tuo modo di leggere gli eventi o le eventuali difficoltà a comprendere le emozioni che si formano in seguito a specifici eventi, hanno un’influenza significativa sul tuo umore. E’ il caso del capo che ti ha fatto notare degli errori o un atteggiamento di chiusura coi clienti, oppure delle continue scaramucce col tuo partner a causa delle aspettative che nutri sul rapporto di coppia. Oppure quando vai allo scontro con tuo figlio quando non ne vuole sapere di studiare o quando non ascolta le tue indicazioni.
La metodologia di counseling su cui mi sono formato si basa essenzialmente sugli approcci Rogersiano, a stampo umanistico-esistenziale, e Gestaltico. Da Carl Rogers deriva la centralità del cliente nel processo di counseling e l’approccio non giudicante, empatico ed autentico del counselor. Dalla teoria della Gestalt deriva l’inquadramento dell’esperienza del cliente secondo il ciclo del contatto che si interessa di ristabilire un flusso sano e ininterrotto dell’esperienza di vita, dall’emergere di un bisogno al suo soddisfacimento.
Un approccio integrato
La mia esperienza su entrambi i fronti, il mio desiderio di sperimentare e la mia convinzione della necessità di approcci integrati per far fronte alle sfide della vita e per realizzare la propria natura di essere irripetibile, mi hanno permesso di apprezzare e di sperimentare le possibili sinergie tra di essi. Questo ha reso la mia pratica stimolante ed efficace, rimanendo in uno spazio di intervento contenuto dal punto di vista della durata dei percorsi (tipicamente di 10 incontri).
Che ne dici allora di scoprire e liberare le tue potenzialità, di tirare fuori dal cassetto i tuoi desideri e provare a realizzarli col coaching? Che ne dici di ritagliarti uno spazio di riflessione per guardare dentro te stesso, di far emergere quelle caratteristiche di te che sono rimaste in ombra per troppo tempo, di soffermarti sulle storie d’amore che si infrangono ciclicamente per capirne i motivi in un percorso di counseling?
Bene, ti invito quindi a contattarmi senza impegno per un incontro conoscitivo.